CONSIGLIO REGIONALE (3)
– GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE E POPOLARE: SÌ DELL'AULA ALLA PROPOSTA DI LEGGE
DEI CONSIGLIERI IDV DOTTORINI-BRUTTI - 18 VOTI FAVOREVOLI, 9 CONTRARI, 2
ASTENUTI
(Acs) Perugia, 1 febbraio 2011 – Con 18 sì, 9
no e 2 astenuti, l'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato la proposta di legge,
di iniziativa dei consiglieri dell'Idv, Oliviero Dottorini e Paolo Brutti,
concernente “Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale e popolare
(Gasp) e per la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometri zero, da
filiera corta e di qualità”. Respinti tutti gli emendamenti dell'opposizione
(Gianluca Cirignoni, capogruppo Lega nord e Raffaele Nevi, capogruppo PdL) che,
tra le altre cose, chiedevano che entro novanta giorni dall'entrata in vigore
della legge e con regolamento della Giunta regionale si fosse passati all'abbassamento
di un punto percentuale Irap alle imprese rientranti nei parametri previsti
dalla legge stessa. Approvati, invece, gli emendamenti della maggioranza, tra i
quali la norma finanziaria presentato dalla Giunta regionale e quello a firma
dei due promotori della legge con il quale, attraverso una legge successiva, la Regione può riconoscere la
riduzione dell'aliquota Irap tra lo zero e lo 0,92 per cento alle imprese di
ristorazione con sede legale ed operanti in Umbria che acquistino, nel corso
dell'anno, prodotti agricoli da filiera corta, a chilometri zero e di qualità
per almeno il 35 per cento del costo totale dell'acquisizione di materie prime.
La legge si propone di riconoscere e valorizzare il consumo critico,
consapevole e responsabile, come strumento di promozione della salute e del
benessere, incentivando i produttori locali e la diffusione dei loro prodotti
di qualità.
Interventi:
OLIVIERO DOTTORINI (Idv):“L’UMBRIA DEVE FARE DELL’AGRICOLTURA DI QUALITÀ UNO
DEI CARDINI PER IL RILANCIO ECONOMICO E PER LA TUTELA AMBIENTALE.
- Se verrà approvata, questa sarà la prima legge in Italia sui Gruppi di
acquisto solidale e popolare. È il frutto di un lungo confronto e ascolto di
pezzi importanti delle società umbra e del suo tessuto socio-economico. In Umbria
si stanno sviluppando numerose esperienze di mercati locali e di famiglie che
decidono di costituire un Gas o aderire a proposte di associazioni che li
organizzano. Solo nei Gruppi Organizzati di Domanda e Offerta gestiti da AIAB
nel 2009 erano presenti oltre 250 famiglie. L’Umbria deve fare dell’agricoltura
di qualità uno dei cardini per il rilancio economico e per la tutela
ambientale. Il mercato, oggi, sta uccidendo il produttore al quale restano le
briciole. Ci sono troppi intermediari. I Gasp e i Farmer's market rappresentano
modalità di consumo consapevole, meno oneroso e più vicino ai produttori. Il
risparmio, per il consumatore è del 30 per cento rispetto alla grande
distribuzione, paragonando il prezzo alla stessa qualità del prodotto. In tutta
Italia si stanno moltiplicando le iniziative volte a ricondurre il prodotto al
suo luogo di origine, a consentirne la tracciabilità e a restituire visibilità
ai produttori. L'abbassamento dell'Irap, quando il bilancio regionale lo
permetterà, rappresenterà un meccanismo virtuoso per l'immissione dei prodotti
locali e di qualità nella ristorazione pubblica, ma anche in quella privata.
Questa iniziativa legislativa è assolutamente all'avanguardia, tant'è che altri
consiglieri regionali di diverse parti d'Italia ci stanno chiedendo il testo
normativo. La Regione
Calabria si appresta a votare una analoga iniziativa
legislativa all'unanimità”.
DAMIANO STUFARA (capogruppo Prc): “LA LEGGE AIUTA MIGLIAIA DI CITTADINI E PENSIONATI A
COMBATTERE IL CAROVITA” - Nevi doveva prima leggere ed approfondire la legge
che critica. Il Veneto, governato da un uomo del centrodestra, ha già fatto una
legge simile. Ci sono migliaia di cittadini che intendono combattere il
carovita soprattutto le basse pensioni, in lotta con l'acquisto di generi
alimentari. Sulla legge che intende unire gli acquisti c'è stato un
approfondito dibattito e un confronto con gli interessati. Il testo che arriva
in aula è stato migliorato rispetto agli obiettivi proposti; punta ad almeno
due esigenze strategiche, la salvaguardia e la tutela ambientale nel nome della
agricoltura di qualità, di coltivazioni a chilometri zero; la seconda
combattere il carovita. Oggi sappiamo che il mondo giovanile conta ormai il 30
per cento di giovani disoccupati, e di sicuro il Governo ha le sue
responsabilità. La legge in questo caso si pone come strumento. E' indubbio che
ci guadagneranno i produttori agricoli locali, non più ricattati dalla grande
distribuzione; ci guadagneranno i consumatori popolari e le fasce sociali più
disagiate che ricorreranno agli acquisti collettivi. La società non sta ad
aspettare noi: in questi anni sono nati spontaneamente i gruppi d'acquisto.
Riconoscere questa realtà come fatto socio-economico è opportuno.
GIANLUCA CIRIGNONI (capogruppo Lega Nord) “CONDIVIDIAMO L'OBIETTIVO FILIERA
CORTA, MA GUAI FAR PASSARE L'IDEA CHE È NECESSARIO ASSOCIARSI - La legge ha due
facce di lettura condividiamo l'idea di filiera corta pur con alcuni
aggiustamenti. E' invece negativo il tentativo di infilarci la mano lunga della
Regione con l'associazionismo. I nostri ambulanti con i loro lavoro ci
garantiscono già la qualità dell'offerta. Non possiamo far transitare l'idea
che bisogna associarci per fare gli acquisti, la pagherebbero proprio loro.
Tutti i cittadini umbri sono consumatori ed a hanno diritto di associarsi ma
anche di non farlo. Non possiamo creare l'ingiustizia che vuole, i primi
finanziati dalla Regione e i secondi no. Per noi dunque la legge deve
cancellare tutta la parte relativa all'associazionismo e su questo presenteremo
emendamenti cancellativi. Siamo pienamente d'accordo sulla seconda parte,
laddove si incentivano i consumi dei prodotti locali. Siamo a favore anche
della abolizione dell'Irap a favore di chi utilizza prodotti locali. Ma anche qui
dobbiamo tutelare non solo i ristoranti, ma anche ad esempio chi vende n forma
ambulante la porchetta di Costano. Chiederemo pertanto di estendere la
riduzione dell'Irap agli ambulanti ed ai commercianti non specializzati.
GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Pd): “LA DIFESA DELLE TIPICITÀ DEI NOSTRI PRODOTTI DEVE
ESSERE NORMATA: QUESTO È UN PRIMO TENTATIVO - La proposta dei Gasp mi convince
perché altera solo in modo molto marginale il principi del mercato. Si tratta
di un tentativo, anche criticabile, di sostenere le tipicità e i prodotti
locali. Dentro la dimensione del mercato globale, che è misuratore
dell'efficienza per tutti, non bisogna porre lacci o ostacoli al libero
mercato, regolato dalle leggi europee. La difesa delle tipicità dei nostri
prodotti deve essere normata: questo è un primo tentativo, un grande segnale
che si inserisce in una fase legislativa del Parlamento italiano che va a
stabilire la tracciabilità di tutti gli alimenti. Questo è un elemento
importante, di guida, al consumatore. Noi siamo all'interno di questo processo,
difendendo la tipicità senza alterare il libero mercato.
L'Italia importa 18 milioni di prosciutti dalla Germania, molti dei quali pare
che contengano diossina. I nostri prodotti e i nostri impianti sono stati
osteggiati e sottovalutati. Se questa legge serve a stimolare una riflessione
in questo ambito, ben venga. Vedremo se gli emendamenti contribuiranno a
migliorare ulteriormente questo testo, in discussione da ben 7 mesi. Si tratta
di una legge trasversale, che riguarda tutti e tutte le fasce sociali”.
FERNANDA CECCHINI (Assessore regionale Agricoltura): “ È IMPORTANTE VALORIZZARE
LA QUALITÀ DELLE
RISORSE UMBRE - Per il testo definitivo della proposta di legge c'è stata
grande partecipazione e il contributo di numerosi soggetti del settore. La Giunta esprime piena
condivisione sui passaggi normativi e per quanto riguarda gli obiettivi che la
legge si propone. Questa iniziativa legislativa rientra nei contenuti del
Documento programmatico e nel Dap. È importante valorizzare la qualità delle
risorse umbre e in questo caso i prodotti dell'agricoltura. Si tratta di una
legge in sintonia con altre normative a sostegno delle colture biologiche e
della metodologia biologica in generale. In Umbria non basta parlare soltanto
di filiere, ma è necessario portare avanti politiche di aggregazione tra
produttori e consumatori mettendo in sintonia le esigenze di entrambi legate
alla compatibilità economica”.
SCHEDA
La proposta di legge riconosce e valorizza il consumo critico consapevole e
responsabile, incentiva la diffusione dei prodotti di qualità a chilometri zero
e promuove la valorizzazione delle produzioni agricole locali di qualità a
filiera corta, cioè quella modalità di distribuzione alimentare che prevede un
rapporto diretto tra produttori e consumatori, singoli o organizzati. Si tratta
di una procedura virtuosa che riduce il numero degli intermediari commerciali.
La Regione sostiene i gruppi di acquisto solidale e popolare (GASP), quali
soggetti associativi senza scopo di lucro attraverso la concessione di
contributi economici, l'incentivazione dell'impiego nella preparazione dei
pasti per la ristorazione collettiva pubblica, di prodotti agroalimentari
locali da filiera corta, nonché l'incremento della vendita diretta dei prodotti
agroalimentari locali. I GASP svolgono attività di acquisto collettivo di beni
e servizi e di distribuzione dei medesimi senza applicazione di nessun
ricarico.
Per sostenere l'attività dei GASP la
Regione contribuisce alle spese di funzionamento mediante
aiuti de minimis , secondo la normativa comunitaria e per un periodo non
superiore a tre anni, il gruppo d'acquisto deve rivestire la forma giuridica di
associazione senza fine di lucro. Saranno definite dalla Giunta regionale con
proprio atto le modalità di accesso al contributo, secondo i criteri stabiliti,
quali il numero minimo di almeno quindici partecipanti al gruppo residenti nel
territorio umbro, costituzione del gruppo almeno sei mesi prima della domanda
del contributo, adozione di modelli di rendicontazione etico-sociali. la
normativa regionale prevede anche che i Comuni o altri enti pubblici possano
concedere in uso gratuito ai GASP spazi congrui per l'espletamento delle
attività.
Per sostenere la filiera corta ed i prodotti a chilometro zero e di qualità, la Regione favorisce il loro
impiego da parte dei gestori della ristorazione collettiva pubblica, stabilendo
che nei bandi per l'affidamento di tali servizi, gli enti pubblici devono
garantire la priorità a quei soggetti che prevedano l'utilizzo dei prodotti a
filiera corta non inferiore al 35 per cento del complesso dei prodotti
utilizzati.
Per incrementare la vendita diretta dei prodotti locali e a filiera corta la Regione concede contributi
ai Comuni per sostenere mercati esistenti, con particolare riferimento a quelli
auto-organizzati e per attività di avvio per la vendita diretta.
Negli spazi comunali attrezzati saranno presenti anche i mercati dei prodotti
di agricoltura biologica. La
Regione, con successiva legge, può riconoscere la riduzione
dell'aliquota Irap tra lo zero e lo 0,92 per cento alle imprese di ristorazione
con sede legale ed operanti in Umbria che acquistino, nel corso dell'anno,
prodotti agricoli da filiera corta, a chilometri zero e di qualità per almeno
il 35 per cento del costo totale dell'acquisizione di materie prime.
La spesa complessiva per l'attuazione delle misure previste nella legge, per il
2011, ammonta a 120 mila euro di cui: 70 mila euro quali incentivi e sostegno
per l'attività dei Gas (Gruppi di acquisto solidale) e di 50 mila euro per la
promozione e la valorizzazione delle produzioni agricole locali, delle
produzioni di qualità e da filiera corta, oltre che per la realizzazione di
spazi comunali attrezzati, riservati agli imprenditori agricoli locali per la
vendita diretta (farmer's market). AS/MP/GC